Speeches

Discorso su OQ

17 Dec 2019

Presidente, Commissario, Onorevoli Colleghi,

nelle ultime settimane molto si è discusso di situazioni sconcertanti in merito alla concentrazione fondiaria in alcuni Stati membri. Ma il malcostume nulla ha a che vedere con la Politica Agricola Comune.

Negli ultimi anni abbiamo fatto sforzi importanti per ridurre le distorsioni che, a livello nazionale, si possono creare in una politica complessa che si estende su 28 Paesi e coinvolge milioni di beneficiari.

Ma tanto resta da fare, e per questo il Parlamento ha già preso una posizione chiara nella nostra relazione sulla concentrazione dei terreni agricoli dell’Unione.

Posizione che purtroppo non trova riscontro nell’attuale proposta di riforma della PAC. Al contrario, un eccesso di flessibilità garantita agli Stati membri accrescerebbe il rischio che certi comportamenti possano essere favoriti ancora di più da scelte nazionali.

Oggi più che mai, caro Commissario, c’è bisogno di un forte ancoraggio a obiettivi e strumenti comuni, capaci di sventare ogni apertura all’individualismo politico che farebbe della PAC un mero contenitore di risorse, senza salvaguardarne la strategicità sociale, economica ed ambientale.